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Secondo le stime più recenti oggi circa 3 milioni di italiani sono vivi dopo un tumore (quasi il 5% della popolazione) e oltre 700mila persone hanno affrontato una diagnosi di cancro in età produttiva. A qualsiasi età si sviluppi la malattia, per i pazienti riprendere le attività quotidiane non appena possibile è importante. Eppure chi cerca lavoro e dichiara di aver avuto un tumore è svantaggiato rispetto a chi non lo svela, perché ha meno probabilità di essere assunto. È la conclusione a cui è giunta un’indagine condotta negli Stati Uniti su 200 individui, da poco pubblicata sulla rivista scientifica dell’Associazione Americana di Psicologia: Journal of Applied Psychology.

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