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Il Department of Health and Human Services (HHS) degli Stai Uniti, è l'organismo di protezione della salute degli americani e fornisce tutti i servizi sanitari. Tra le molteplici attività vi è anche quella di identificare tutti gli agenti cancerogeni per azione diretta o indetta; recentemente, ha aggiunto sette nuovi agenti portando il totale della lista a 248.
Tra quelli riconosciuti come cangerogeni: il virus HIV è tra questi. Nella lista le sostanze vengono calssificate in “noto per essere cancerogeno per l’uomo”, “ragionevolmente prevedibile per essere cancerogeno per l’uomo”.
Sono stati aggiunti cinque virus, alla categoria “noto per essere cancerogeno per l’uomo” perchè correlati a circa diversi tipi di cancro. L'importanza di questa correlazione è legata al fatto che, come dichiarato da Linda Birnbaum, direttore del National Institute of Environmental Health Sciences, “poiché non ci sono vaccini disponibili per questi cinque virus, le strategie di prevenzione sono ancora più critiche”.
Di HIV se ne parla di meno, eppure l'AIDS c’è ancora. Non solo: il numero dei malati aumenta via via che cresce la sopravvivenza, al punto che, secondo stime dell’Organizzazione mondiale della sanità, al momento ci sono ben 40 milioni di persone infettate in tutto il mondo. In Italia, dal 1992 a oggi sono stati diagnosticati circa 60.000 casi, 35.000 dei quali mortali; attualmente vi sono circa 4.000 nuovi casi ogni anno. Con l’introduzione delle nuove terapie, le cause di morte sono andate modificandosi: è diminuito il numero di decessi per gravi infezioni da germi opportunisti, e aumentato quello dovuto alle neoplasie: sarcoma di Kaposi, linfoma cerebrale primitivo, alcuni tipi di linfomi non Hodgkin e tumore invasivo della cervice uterina. Ve ne sono poi altri, come linfoma di Hodgkin, tumori del polmone, testa-collo, ano e i carcinomi primitivi del fegato, la cui incidenza seppure più modesta è aumentata negli ultimi anni, in coincidenza con l’introduzione delle nuove terapie

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