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Presso la sede dell'Ordine Medici e Odontoiatri di Como in Viale Masia, 30, avrà luogo il 26/11/2011 un convegno dal titolo:"Aggiornamenti in tema di tumore polmonare". L'evento è organizzato dalla chirurgia toracica e dall'oncologia medica dell'ospedale Valduce di Como, saranno presenti anche gli specialisti dedicati in campo internistico e radiologico. L'ospedale Valduce è infatti presente sul territorio per la ricerca e la cura dei tumori polmonari con un team multidisciplinare che sa prendersi carico dei pazienti dal momento della diagnosi fino al termine delle terapie.

Sono mediamente 300 i morti per tumore polmonare ogni anno in provincia di Como. Oltre il 93%, dei casi, come sottolineato dal Prof. Dominioni, di Varese, sono dovuti al fumo di sigaretta Rispetto alla media nazionale, la provincia di Como registra il 40% in più di casi di mesotelioma pleurico (una rara neoplasia), con punte massime che interessano in modo particolare l'ex distretto sanitario di Menaggio e la valle d'Intelvi.

I dati di una recente ricerca e la mappa sulla casistica nazionale stilata dall' Istituto superiore di Sanità hanno messo in risalto il primato negativo rintracciato nella provincia di Como. «Il mesotelioma rientra nella tipologia dei tumori rari - spiega il professor Lorenzo Dominioni-. In Italia siamo a 1,6-2 casi ogni centomila abitanti. Si manifesta mediamente anche dopo venti-trent' anni. E' legato a particolari attività professionali: per esempio, il lavoro nei cantieri navali, nelle fonderie, nei luoghi in cui vengono espletate attività di isolamento con particolari fibre che si sono rivelate cancerogene. La ricerca condotta a Como insieme al professor Antonio Paddeu ha evidenziato come, fra le cause di morte, il mesotelioma abbia una incidenza quasi doppia rispetto al trend nazionale. Adesso, il secondo passo del nostro studio sarà quello di stabilire la correlazione fra questi decessi e l' eventuale esposizione a lavori a rischio.

Tra le zone con più casi di mesotelioma ci sono anche quelle nelle quali un tempo c' erano delle fonderie». A Broni, nel Pavese, si scoprì che perfino le mogli degli operai che lavoravano l' amianto si erano ammalate di mesotelioma per aver lavato i panni sporchi da lavoro dei mariti. In un convegno tenuto a Villa Olmo nel 2009 era stato presentato uno studio che aveva esaminato tremila casi di tumori al polmone degli ultimi quindici anni nella provincia di Varese. Di questi, 64, ancorché diagnosticati precocemente, avevano rifiutato l'intervento chirurgico: erano tutti deceduti. Quelli operati avevano invece una sopravvivenza a cinque anni del 70-80%. E' la prova che si deve andare in questa direzione: se il cancro al polmone viene diagnosticato precocemente, ma non viene asportato, può essere fatale.

Per informazioni sul convegno visita il sito: http://www.ordinemedici.como.it/calendario.htm

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