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Anche in oncologia grande attesa per la legge a favore degli integratori

C’è grande attesa per l’esito della legge di bilancio, anche in oncologia - dichiara Alberto Vannelli chirurgo oncologo e primario della chirurgia generale al Valduce – per l’emendamento alla Legge di Bilancio presentato dalla Senatrice Paola Boldrini, perché in tutta Italia siano rimborsati integratori indispensabili per chi è costretto a vivere senza lo stomaco: parliamo di un rimborso di 11 milioni di euro per i supporti nutrizionali.
L’incidenza del tumore allo stomaco, da noi, è superiore al dato nazionale: se nel nord Italia ci sono 17 pazienti ogni 100.000 abitanti, a Como il numero sale a 19. Nel futuro ci dobbiamo aspettare un complessivo aumento dei casi, rispetto alle attuali stime (+34% nel 2020 e +55% nel 2030). La chirurgia resta la prima scelta nel trattamento, mentre la chemio, combinata se necessario anche a radio, può essere attuata nella malattia avanzata. La più importante novità della chirurgia resta il trattamento mininvasivo, ma alcuni aspetti presentano ancora delle criticità: per sensibilizzare la popolazione a questo tema ho coinvolto la nostra sanità e dedicato il primo convegno di Erone onlus nel 2014. Presso l’Ospedale Valduce il connubio tra chirurgia oncologica e laparoscopia è realtà da molto tempo: oltre 200 in chirurgia mini-invasiva, e circa 150 interventi di chirurgia oncologica ogni anno.
Consapevoli dell’esperienza maturata, abbiamo cominciato a introdurre l’approccio laparoscopico anche sullo stomaco, ad oggi da considerare una chirurgia di frontiera riservata ai centri con maggiore esperienza. Anche nei casi più difficili come nei tumori del cardias (il punto di passaggio fra esofago e stomaco), è stato possibile eseguire con successo l’intervento, in combinata con i nostri colleghi della chirurgia toracica. Purtroppo i costi della chirurgia mininvasiva sono di gran lunga superiori alla tecnica tradizionale, in termini di utilizzo di materiale di sala operatoria e di esperienza necessaria per acquisire una competenza chirurgica; eppure nonostante le difficoltà del momento riteniamo questa innovazione un atto
irrinunciabile a vantaggio della comunità.

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