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Basalioma, un tumore poco noto. L'abbiamo imparato a conoscere in una novella di Luigi Pirandellol’uomo dal fiore in bocca; il protagonista è un uomo malato di tumore (il fiore in bocca) appunto. Il basalioma o carcinoma basocellulare è uno dei più comuni tumore della pelle, con 10 milioni di persone in tutto il mondo interessate da questa patologia. Il numero di nuovi casi aumenta al ritmo costante del 10% all'anno.

Quasi sempre viene rimosso chirurgicamente, ma in alcuni casi il ritardo nella diagnosi comporta gravi e profonde ferite sulla pelle, spesso sul volto, sfigurando e deturpando i pazienti. Molto può essere fatto grazie alla chirurgia ricostruttiva che da molti anni interviene con risultati eccellenti. Ma da oggi c’è una nuova speranza terapeutica, in grado di aiutare i pazienti. Nei casi avanzati c’è un nuovo trattamento a target molecolare, il vismodegib, che va ad agire su un meccanismo cellulare specifico che nei casi di basalioma è alterato. Si tratta quindi di bloccare l’alterazione molecolare responsabile del 90% dei basaliomi.

A gennaio 2013 il Comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) dell'Unione europea aveva dato parere favorevole per il vismodegib nel trattamento di pazienti adulti affetti da carcinoma basocellulare metastatico sintomatico, o carcinoma basocellulare localmente avanzato non idoneo alla chirurgia o alla radioterapia: sulla base dei dati di qualità, sicurezza ed efficacia presentati, il CHMP aveva dichiarato di considerare positivo il rapporto beneficio/rischio di vismodegib e ha pertanto raccomandato il rilascio dell'autorizzazione all'immissione in commercio; tuttavia, l’autorizzazione al commercio era condizionata alla presentazione di ulteriori dati ottenuti da studi in corso.

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