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Il cancro dello stomaco è la quinta forma di tumore più comune al mondo e la terza principale causa di morte per tumore. In particolare, per i pazienti colpiti da questo tipo di tumore, “la nutrizione è un fattore cruciale”, spiega Claudia Santangelo, presidente dell’associazione “Vivere senza stomaco”.

Secondo gli ultimi dati dell’Associazione italiana oncologia medica (AIOM), circa 14.500 nuovi casi di carcinoma gastrico vengono stimati in Italia nel 2014, attualmente al quinto posto in ordine di incidenza tra gli uomini e al sesto tra le donne (5% di tutti i tumori nei maschi, 3% nelle femmine). Rispetto ad un’incidenza annuale al Nord di 23,5 casi ogni 100.000 abitanti nei maschi e di 11,6 casi nelle femmine, il Centro presenta un aumento dello 0,5% negli uomini e del 13% nelle donne, mentre il Sud fa registrare un calo del 32% per entrambi i sessi.

Il tipo più comune di cancro dello stomaco è chiamato adenocarcinoma, che inizia da un tipo comune di cellule che si trovano nel rivestimento dello stomaco. Numerosi studi confermano che il cancro gastrico viene favorito da:

  1. forte consumo di cibi conservati ricchi di nitrati;
  2. alimentazione povera di frutta e verdura;
  3. infezione da Helicobacter pilori;
  4. forte consumo di sigarette e, in misura minore, di alcol;
  5. familiarità. Anche se non si può parlare di tumori ereditari dello stomaco, si è però visto che in alcuni gruppi familiari ammalarsi è più facile.

Alcune innovazioni hanno influito positivamente sull'incidenza di questo tumore:

  1. L'introduzione del frigorifero. Oggi possiamo così mangiare più cibi freschi (privi di alcune muffe invisibili) e meno alimenti affumicati e conservati in salamoia, sott'aceto o nello strutto.
  2. Gli scambi commerciali e la modernizzazione agricola. Hanno incrementato il consumo di verdure anche nelle zone dove cibi di questo tipo non sono prodotti o lo sono per pochi mesi all'anno.

Altro dato acquisito è che si tratta di un tumore diffuso più negli uomini che nelle donne e, tra questi, negli uomini di età medio-avanzata.

“Vivere senza stomaco”, nata circa un anno fa da una mobilitazione su Facebook, ha sede a Ferrara ma e’ nazionale, conta circa 1.200 adesioni fra pazienti e parenti. Nella camminata di sensibilizzazione, organizzata a livello mondiale, la tappa italiana quest’anno e’ prevista il 7 novembre a Firenze (www.viveresenzastomaco.org).

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