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Giornata nazionale per la salute della donna

L’oncologia, sostantivo di genere femminile, è la branca della medicina riguardante lo studio e la cura dei tumori, sostantivo di genere maschile. La differenza di genere è argomento così rilevante da spingere la Piattaforma d’azione della IV Conferenza mondiale sulle donne, tenutasi a Pechino nel 1995 ad ammettere come la “ricerca medica sia basata prevalentemente sugli uomini”. L’attenzione al genere dovrebbe essere una scelta strategica di politica sanitaria per tutte quelle malattie come i tumori, che presentano importanti differenze tra i due sessi non solo nell’incidenza, ma anche nella sintomatologia, nella prognosi e nella risposta ai trattamenti. Nonostante l’Organizzazione Mondiale della Sanità, in un documento sulle politiche sanitarie europee del terzo millennio, identificasse la centralità del “genere” quale elemento portante per la promozione della salute, ci sono volti molti anni per ottenere dei risultati significativi. Da noi questo lungo percorso si è realizzato con la Direttiva PCM del 11 giugno 2015 che ci porta oggi a celebrare la sesta Giornata Nazionale della Salute della Donna; lo slogan di quest’anno: “la tutela della salute delle donne è un vantaggio per tutta la società”. La data, scelta per ricordare la nascita del premio Nobel Rita Levi Montalcini, per ironia della sorte coincide con la nascita del grande filosofo Immanuel Kant responsabile secondo alcuni, di aver fondato una filosofia moderna occidentale basata sulla ragione, oppressiva per le donne. Sesso e genere sono termini ben distinti; il primo attiene alle caratteristiche biologiche: morfologia, interna ed esterna, corredo cromosomico, caratteristiche ormonali, il secondo concerne la sfera socioculturale dell’individuo. La riflessione filosofica sulla differenza tra i sessi come ricordava Dario Cillo, è senza alcun dubbio uno dei punti cruciali della storia, come frattura politica, trasformazione economica dell’epoca moderna, e dell’eternità delle questioni filosofiche.

Alla base di alcuni tipi di tumore ci sono differenze di sesso: esclusive per prostata e ovaio, quasi per la mammella. Studi epidemiologici hanno recentemente evidenziato significative differenze di genere anche nell’incidenza, nell’aggressività, nella progressione, nella prognosi e nella risposta alla terapia in molte tipologie di tumori comuni ai due sessi.

Nell’intenzione del Legislatore, questa iniziativa era nata allo scopo di diffondere la cultura della tutela femminile sensibilizzando la popolazione ai temi di prevenzione Per comprendere meglio la grandezza di questo messaggio dobbiamo ricordare che la prevenzione – sostantivo di genere femminile - è effettivamente l’arma vincente contro il tumore: sangue occulto, mammografia, test per Papilloma virus e pap-test, sono un diritto per ogni cittadino e hanno cambiato radicalmente la storia dell’oncologia in rosa.

I greci avevano molti termini per indicare il tempo, Kairos in particolare significa: "momento giusto o opportuno". Se nella coscienza collettiva la prevenzione è percepita come un bisogno e non come un’imposizione, abbiamo un fattore di salvaguardia efficace e un’arma in più contro il cancro, perché come ricorda Cesare Beccaria: “Il più sicuro ma più difficil mezzo di prevenire i delitti si è di perfezionare l’educazione”.

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