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IBM: lab-on-a-chip contro i tumori

Dopo l'annuncio solo due mesi fa della creazione di Watson Health Medical Imaging Collaborative, è stato pubblicato, sulla prestigiosa rivista Nature Nanotechnology, i risultati dei ricercatori dell'IBM su di una ricerca che utilizza una particolare tecnologia chiamata: lap-on-a-chip. Si tratta di chip, delle dimensioni di due centimetri quadrati in grado di separare le bioparticelle fino a una grandezza di 20 manometri. La particolarità sta proprio nelle dimensioni: parliamo di un valore 50 volte inferiore alle tecnologie fino ad ora a disposizione. usando biopsie liquide, ovvero un modello di biopsia meno invasiva di quelle tradizionali, è possibile filtrare e analizzare le cellule di qualsiasi liquido corporeo. Lavorando a questa dimensione è stato possibile riconoscere gli esosomi: pacchetti di proteine, RNA e a volte DNA che sono considerati dei biomarcatori in grado di indicare la presenza di una cellula tumorale. In altre parole con questa tecnologia sarà possibile riconoscere con largo anticipo la presenza di eventi tumorali prima che essi si manifestino.

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