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Il morbo di Crohn è una malattia relativamente frequente: a soffrirne sono circa 100.000 italiani. Una delle caratteristiche peculiari della patologia è l'alternanza di periodi con manifestazioni infiammatorie dalla gravità variabile e di altri, talvolta prolungati, con remissione.
Il Crohn risulta ancora una malattia un po' misteriosa perché la causa, o le cause, non sono ancora del tutto chiare.

L'associazione tra Crohn e l'aumento del rischio di cancro è stata trovata sia nei tumori del tratto gastroenterico che in altri distretti. Il dato varia tra gli studi, ma in genere, i pazienti con Crohn hanno un rischio aumentato di sviluppare: linfoma, leucemia, tumori del piccolo intestino e del colon-retto tumori, e tumori della pelle. Anche se meno comune, ci sono anche dati che indicano un aumento del rischio di tumori del fegato, pancreas, reni e ai testicoli nei pazienti con Crohn. Purtroppo lo studio di questa associazione è spesso difficile a causa delle popolazioni di pazienti esaminate che non sono omogenee e inoltre è reso più difficile a causa della storia farmacologica dei pazienti.

Un recente studio condotto da Lichtenstein ha dimostrato che anche se sembra confermato il legame tra Crohn e un aumento del rischio di malignità, non ci sono dati incontrovertibili e in futuro saranno necessari dati e studi supplementari per chiarire ulteriormente questa associazione.

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