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Il maggior problema degli oncologi oggi, è il modo migliore per trattare i pazienti anziani: secondo alcuni studi recenti, il numero di "baby boomers" con diagnosi di cancro è alle stelle, pertanto è richiesta più attenzione per migliorare la cura dei pazienti anziani.

Con il termine baby boomer si intende una persona nata tra il 1945 ed il 1964 in nordamerica, che ha contribuito al sensibile aumento demografico avvenuto negli Stati Uniti in quegli anni conosciuto come baby boom. I termini "baby boomer" e "baby boomers", accanto ad altri quali “boomies” o “boomers”, sono anche usati in paesi con indici demografici che non rispecchiano la crescita riscontrata nelle famiglie americane dello stesso periodo.

Ogni giorno negli Stati Uniti, 10.000 baby boomer raggiungono l'età di 65 anni e si stima un aumento dell'incidenza del cancro in questa popolazione del 67% tra il 2010 e 2030. Inoltre, è ben noto che il rischio di cancro aumenta con l'età e ci sono più morti negli adulti oltre i 65 anni rispetto alla popolazione di pazienti più giovani con il cancro.

E' ora necessario fondere i campi di geriatria e oncologia per soddisfare la complessità delle cure necessarie nei pazienti più anziani: questa unione secondo gli autori è necessario che si verifichi e al più presto. In Italia manca ancora un dato altrettanto preciso ma la distribuzione della popolazione (in Italia il perido dei baby boomers ha coinciso con l'intervallo 1959-64) e l'incidenza dei tumori lascia intravedere lo stesso scenario. Complice la spending review e la crisi che stiamo affrontando, a breve questo problema dovrà essere affrontato anche da noi.

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