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E' noto da anni l'interesse in campo tecnologico da parte di Cuba. Se è vero che tale interesse risulta distorto dall'ipotetica quanto improbabile competizione col vicino modello capitalistico degli USA, dall'altra è dimostrata la presenza come parte attiva sul mercato grazie alla presenza di alcuni brevetti prodotti sull'isola stessa come espressione di un sempre rinnovato interesse scientifico.
Non ci sono interessi prevalenti o settori specifici: tutto il mondo della tecnologia è stato e risulta a tutt'oggi esplorato. E' curioso pensare come un paese in perenne embargo sia riuscito a produrre e intrattenere un libero mercato quasi in sordina, sul piano tecnologico. Bisogna inoltre riconoscere che il modello culturare riconosce le sue radici in un solido modello culturale che riconosce il suo incipit con il governo rivoluzionario, insediatosi nel 1959, allorquando venne smantellata la rigida stratificazione sociale del governo colonialista spagnolo. La scuola è obbligatoria dai 6 ai 12 anni e il tasso di istruzione della popolazione adulta è pressoché totale. Dalla fine degli anni sessanta sono state aperte scuole, soprattutto nelle campagne, introdotte le biblioteche ambulanti e tutte le scuole parrocchiali sono state nazionalizzate.

Tra i settori nei quali l'isola ha investito di più c'è la medicina. L'oncologia in particolare riveste un ruolo decisamente importante anche per il peso epidemiologico sociale di questa malattia.
Il governo nonostante il peso dell'embargo, ha continuato a sviluppare nuove tecnologie, costruendo laboratori che hanno fatto ricerca, e hanno permesso di creare a loro volta collaborazioni con altri centri. Ad esempio da quasi 15 anni l'Istituto Oncologico della Svizzera Italiana (IOSI) ha un accordo di collaborazione con l'Instituto Nacional de Oncologia y Radiobiologia dell'Avana. Anche l'Italia, come la Siria hanno accordi diretti di cooperazione in ambito medico. Tra i centri cubani più importanti ricordiamo:

Le strutture maggiormente deputate all'attività clinica e di ricerca in campo oncologico sono:

Il laboratorio di oncologia dell’università di Goteborg ad esempio è il luogo dove si è studiata la struttura cristallina creata a Cuba dell’anticorpo di Topo 14F7. Questo studio ha portato a molteplici innovazioni nella lotta contro il tumore al seno. Nei pressi di La Playa, nel ’86, è sorto un centro di ingegneria genetica dove si sviluppano nuovi farmaci e vaccini ingegnerizzando batteri e alimenti. Altri farmaci importanti derivano da anticorpi creati, partendo da studi condotti sul genoma del Tabacco o della patata, inoltre si stanno costruendo grandi centri sulla proteomica.

Tra le notizie che recentemente sono balzate agli onori della cronaca è quella di un nuovo vaccino terapeutico contro i tumori dei polmoni. Cuba ha annunciato il primo vaccino terapeutico contro il cancro ai polmoni. Il farmaco si chiama CIMAVAX-EGF, è stato già utilizzato su 1.000 pazienti nell'isola e secondo il settimanale ufficiale 'Trabajadores' che cità il responsabile del progetto del Centro de Inmunologia Molecular (CIM) dell'Avana, Gisela Gonzalez, ridurrebbe il cancro in stato avanzato a "malattia cronica controllabile". CIMAVAX-EGF è il risultato di 15 anni di ricerche e non causa seri effetti collaterali.

"Il principio attivo", ha spiegato Gonzalez, "è basato su una proteina che abbiamo tutti, il fattore di crescita epidermico, che abbiamo messo in relazione con i processi di proliferazione cellulare, che quando si formano i tumori diventano incontrollabili". Il vaccino terapeutico si somministra alla fine della radioterapia o della chemioterapia e può essere utilizzato come "trattamento cronico che aumenta le aspettative di vita e la qualità della vita del paziente", ha concluso la specialista. Molto più tecnica e sicuramente riservata ad un settore specialistico è la notizia di uno studio per un nuovo modello chirurgico di valutazione della malattia metastatica peritoneale da tumore primitivo del tratto gastroenterico, la cosiddetta "transgastric e transcolonic peritoneoscopy".

Molto interessante anche per l'attualità del tema in ambito di medicina del lavoro è lo studio di quantificazione dei foci γ-H2AX nei linfociti umani. Questo rappresenta un metodo di valutazione biologica per il rischio da esposizione da radiazione ionizzanti estremamente interessante e che aprirà nuovi campi di sviluppo nel campo della prevenzione. Molto interessante è il recente studio sul ruolo di ior®EPOCIM (un EPO derivato brevettato a Cuba) sui pazienti oncologici pediatrici. Infine ricordiamo anche quello che è forse il più famoso
farmaco anticancro attualmente reclamizzato: escozul. Molto discusso e poco conosciuto ma in attesa di dimostrare le sue presunte proprietà miracolose.
Cuba è anche questo

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