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Si parla spesso del presunto limite del Cristianesimo al progresso delle scienze, compresa quella medica. Paolo Gulisano nel suo ultimo lavoro: "L' arte del guarire. Storia della medicina attraverso i santi", narra la medicina con il volto della rivelazione: non soltanto la storia di invenzioni, di scoperte, di progressi scientifici, ma anche e soprattutto storia di uomini che nel corso dei secoli hanno dedicato la propria vita a prendersi cura di chi soffre. Medici, ma anche infermieri, farmacisti o altre figure che fin dall'antichità praticarono in modo eroico, fino alla santità, l'arte del guarire. Il compito del curare ha a che fare ogni giorno con il singolo segnato dalla malattia, nel corpo e nello spirito. Il libro pensato come un vero e prorpiro excursus storico parte dalla medicina nel mondo antico e tramite l'avvento del cristianesimo introduce i primi medici cristiani e il loro ruolo nella società: i santi taumaturghi, tra carcerati e derelitti, oltre gli antichi confini. Con la caduta dell'impero romano si evidenzia il ruolo della chiesa nella salvaguardia di quel sapere: la medicina dei monasteri, le ricette degli abati gli spiriti sapienti. Infine il grande salto con la nascita dell'ospedale: dalla corsia alla tiara, Ildegarda di Bingen VII. Inoltre la medicina e il rinascimento e i medici nell'umanesimo. Infine i grandi esempi come Giuseppe Moscati, Marcello Candia, Riccardo Pampuri, Gianna Beretta Molla.
Un bel libro e una lettura interessante

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