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Il melanoma cutaneo è un tumore maligno che origina dalle cellule che producono la melanina, dette melanociti. Può insorgere su una pelle integra, oppure da nei (o nevi) preesistenti. Considerato fino a pochi anni fa una neoplasia rara, oggi è in crescita costante in tutto il mondo.

Le stime per l’Italia indicano un totale di 7000 nuovi casi diagnosticati ogni anno, mentre per quanto riguarda la mortalità si registrano ogni anno circa 1500 decessi. Nelle Regioni settentrionali i tassi arrivano fino a 12 casi ogni 100.000 persone, nel Sud si attestano intorno ai 6-7 casi ogni 100mila abitanti.

E' una malattia curabile chirurgicamente, ma che proprio per la sua aggressività ha un alto tasso di recidiva e metasasi. La ricerca pertanto è sempre più attenta a scoprire i fattori per identificare i pazienti più a rischio. I legami tra melanoma e fattori immunitari sono ben noti tanti che gli studi sui vaccini nei melanomi fanno parte della storia dell'oncologia. E' di quest'anno la notizia secondo cui uno studio condotto dall’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, ha dimostrato che l’aggressività del melanoma è legata alla risposta del nostro sistema immunitario: una molecola, presente nelle cellule immunitarie dei linfonodi sentinella (quelli più vicini all’area della neoplasia e più a rischio di metastasi), è in grado di dire se il paziente è esposto al rischio di recidive a cinque anni dalla diagnosi. Nei malati affetti da melanoma, in pratica, l’analisi molecolare dei linfonodi sentinella può identificare i casi a maggior rischio di ricaduta negli anni successivi all’intervento chirurgico di rimozione del tumore.

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