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Da una ricerca finanziata dai National Institutes of Health americani, dall’Università e dalla Provincia di Trento è stato possibile modificare una particolare proteina umana che si ritrova normalmente all’interno delle cellule: la Rbfox2. questa proteina si lega ai microRna, minuscoli frammenti di Rna responsabili dell’espressione dei geni
Grazie a questa tecnica di ingegnerizzazione, i ricercatori italo-americani sono riusciti a modificare la Rbfox2 in modo tale da permetterle di legarsi ad un particolare micro-Rna, detto miR-21, che promuove la crescita tumorale: il miR-21 così legato, viene di fatto bloccato e non può più trasmettere il suo messaggio di tumore.

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