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L'Associazione Trenta Ore per la Vita onlus promuove campagne di sensibilizzazione e raccolta fondi in favore di altre associazioni o organizzazioni di volontariato. Queste realtà costituiscono il "Network di Trenta Ore per la Vita".

Una lettera "H" su un cartello blu indica la presenza di un ospedale. Ma la fantasia di alcuni bambini aggiunge a quella sola lettera la scritta "o-m-e". La parola "home", casa, colora il triste muro di un ospedale dando forma alla richiesta silenziosa di tutti i piccoli malati di tumore: sentire sempre vicini i propri familiari e ritrovare il calore della loro cameretta anche in ospedale.

Ogni anno, in Italia, circa 1.000 bambini e adolescenti si ammalano di patologie onco-ematologiche; questo equivale a dire che si ammala un bambino o un adolescente ogni 8 ore circa. I tumori colpiscono non solo i bambini, ma anche le loro famiglie. Uno dei due genitori è spesso costretto a lasciare il lavoro per poter accompagnare il figlio malato nel lungo percorso delle cure; a questo si aggiunge spesso la lontananza dai centri specializzati e l’inevitabile distacco da casa, da amici e parenti.

Il “Progetto Home” dell’Associazione Trenta Ore per la Vita, in collaborazione con la FIAGOP (Federazione Italiana Associazioni Genitori Oncoematologia Pediatrica), assicura ai bambini e agli adolescenti malati di tumore il diritto alle cure migliori possibilmente rimanendo a casa propria e quando ciò non fosse possibile, garantisce ai malati e alle loro famiglie una casa lontano da casa.

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