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Programma di screening sempre più specifici

Settimana scorsa, abbiamo parlato del registro tumori dell’Insubria: storia, risultati ottenuti e potenzialità future soprattutto per i tumori del colon retto. Avendo da sempre lavorato come chirurgo oncologo - spiega Alberto Vannelli Presidente di Erone onlus e primario di chirurgia al Valduce -, ho imparato l’importanza di dedicarsi a servire in maniera capillare il territorio soprattutto per un tumore come questo che dipende fortemente dal territorio: abitudini alimentari, stili di vita e campagne di screening con il sangue occulto, non sono solo il frutto di calcoli statistici che possono sembrare dati astratti, ma il risultato di quello che noi cittadini facciamo nel nostro territorio. Non solo la prevenzione, anche la cura è legata al territorio. Vi ho ricordato che l’unità operativa di chirurgia colo-rettale dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, dove ho lavorato per oltre 10 anni, è stata capostipite nella tecnica di conservazione dell’apparato sfinteriale con ricostruzione dell’ampolla rettale (in termine tecnico: anastomosi colo-anale con J pouch) per evitare il famigerato “sacchetto. Questa soluzione ha permesso di limitare al massimo il ricorso alla “stomia” e garantire la conservazione dei nervi per le funzioni sessuale e vescicale, nel 90% dei casi. Garantire una normale qualità di vita, vuol dire garantire ad ognuno di noi il rientro nella vita sociale del proprio territorio. Noi di Erone onlus negli anni abbiamo dimostrato come il motto: “costruire un’idea per istruire una coscienza oncologica” sia ben rappresentato nel binomio oncologia e territorio. Centralità del territorio che è stata ben espressa nel documento "Revisione delle Linee di indirizzo organizzative e delle raccomandazioni per la Rete Oncologica che integra l'attività ospedaliera per acuti e post acuti con l'attività territoriale", approdato alla Conferenza Stato Regioni di aprile. L'accessibilità a strumenti di prevenzione e cure di qualità, per tutti i cittadini nel proprio territorio, sono la fondamentale garanzia della qualità di vita ed il prolungamento della sopravvivenza nei pazienti oncologici

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