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Qual'è la forza dello screening nei tumori del colon-retto?

E' stato pubblicato sul New England Journal of Medicine un editoriale che ha analizzato le cause che hanno portato alla riduzione dell'incidenza e mortalità dei tumori del colon retto negli Usa. Dal 1975 a oggi si è assistito ad una progressiva e costante riduzione stimata attorno al 40%.

Secondo gli esperti, la riduzione è iniziata grazie alle campagne di sensibilizzazione nei confronti di questa malattia che rappresenta ancora oggi uno dei big killer in oncologia. Tra le cause di questo successo oltre alle campagne di screening che hanno permesso di consolidare questo risultato, gli autori sottolineano l'importanza anche di altri tre fattori: i trattamenti disponibili per il tumore del colon-retto oggi sono migliori di quanto lo fossero 30 anni fa; le diagnosi precoci della malattia sintomatica e le successive riduzioni della mortalità possono avvenire anche in assenza di campagne di screening diffuse; infine, ci potrebbe essere un minor numero di casi di cancro del colon-retto che giungono alla prima diagnosi. L'incidenza della malattia metastatica è infatti diminuita costantemente e considerevolmente del 45 % dal 1975.

Oltre agli esami preventivi, altri fattori a cui viene riconosciuto un ruolo fondamentale sono: gli stili di vita, come la maggiore attenzione all'attività sportiva ad esempio e la dieta (intesa sia per la scelta dell'alimentazione che per la filiera di produzione da parte delle aziende produttrici).

Gli autori ritengono che sia ancora presto consigliare l'assunzione dell'aspirina a scopo preventivo.
In conclusione la vera forza della campagna di screening sembra essere l'elemento di presa conscienza di questo problema da parte della popolazione, fornendo lo strumento essenziale per combattere questa malattia la consapevolezza del rischio

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