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Sono tanti i fattori che possono predisporre al rischio di cancro

La Union for International Cancer Control è la più grande e antica organizzazione internazionale per la lotta al cancro.

Fondata a Ginevra nel 1933 è presente in 173 paesi nel mondo per unire e sostenere la comunità oncologica nello sforzo di ridurre l’impatto di questa malattia. Recentemente ha pubblicato i risultati di un sondaggio, condotto nel 2019: credenze, opinioni e atteggiamenti di oltre 15000 cittadini in 20 paesi, sui fattori di rischio del tumore. Ne emerge che in tutti i paesi, consumo di tabacco, esposizione a raggi UV ed esposizione al fumo di tabacco sono riconosciuti da tutti i cittadini, come fattori predisponenti. Tuttavia la mancanza di esercizio, l'esposizione a virus o batteri e il sovrappeso sembrano essere i fattori di rischio meno noti nella popolazione intervistata. Il dato più allarmante del rapporto, sono le differenze tra gruppi socioeconomici in base al reddito e all’istruzione. Le persone a basso reddito hanno meno probabilità di riconoscere i fattori di rischio rispetto a quelli a reddito più alto: più il reddito è alto, più cresce l’istruzione, maggiore è la consapevolezza. Queste differenze hanno un effetto negativo sugli stili di vita da adottare: dieta sana, evitare (o ridurre) il consumo di alcol e tabacco, partecipare a screening oncologici. Non ci sono formule magiche capaci di colmare questo divario, ma noi di Erone onlus abbiamo una ricetta: formare una coscienza oncologia fornendo informazioni aggiornate sui fattori di rischio, presentandole in modo che siano comprensibili anche a chi ha un livello di istruzione più basso con particolare attenzione alle nuove generazioni. Per questo motivo abbiamo deciso di condividere con il territorio questa esperienza: il 20 marzo, alle ore 17:30, all’auditorium del collegio Gallio insieme ai ragazzi del liceo artistico Fausto Melotti, presenteremo il convegno dal titolo: “oncologia e territorio, il genere non fa la differenza”; faremo scuola, dimostrando che anche i giovani possono affrontare il tema della prevenzione oncologica, perché come diceva Confucio: “tra le persone veramente istruite non c'è discriminazione”.

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