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Il cancro dello stomaco in Italia, primo tra le neoplasie maligne negli anni ‘80, è sceso oggi al V posto con circa 14.500 nuovi casi/anno. Nella Provincia di Como l’incidenza è superiore al dato nazionale: nel NORD Italia il Tasso std Europa è di 17,0/100.000 abitanti, mentre a Como è di 18,7 (Fonte registro AIRTUM). Se i tassi d’incidenza rimanessero invariati, considerando la tendenza all’invecchiamento della popolazione italiana assieme ai principali fattori di rischio (infezione da Helicobacter pylori, abitudine al fumo, abitudini alimentari), osserveremmo un complessivo aumento dei casi nel prossimo futuro, rispetto alle attuali stime (+34% nel 2020 e +55% nel 2030). La sopravvivenza a 5 anni dei pazienti con tumore dello stomaco in Italia è pari al 32,4%, più elevata rispetto alla media europea (25,1%). Nei Paesi del Sud Europa, tra cui l’Italia, presenta valori decrescenti all’aumentare dell’età: la sopravvivenza a 5 anni è pari a 41,0% tra i giovani (15-44 anni) e a 22,1% tra gli anziani (75+). Quali le stratergie da attuare per migliore al m,assimo i risultati:

  • favorire una maggiore tempestività nella diagnosi, promovendo un rapido accesso dei pazienti con sospetto clinico di neoplasia alle procedure diagnostiche appropriate;
  • ottimizzare la gestione sia clinica che organizzativa della patologia, definendo un percorso che evidenzi tutti i passaggi (“fasi“), indicandone responsabilità, modi e tempi (“chi, come, quando”);
  • migliorare la soddisfazione del paziente per quanto riguarda il rapporto con la struttura ospedaliera e la “qualità percepita” delle prestazioni erogate;
  • potenziare dal punto di vista quantitativo e qualitativo l’attività chirurgica – oncologica relativa ai tumori dello stomaco
Fonte

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