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In base a studi sugli animali, “l’acrilammide negli alimenti aumenta potenzialmente il rischio di cancro per i consumatori di tutte le fasce d’età”. Lo riferisce una recente comunicazione dell’EFSA, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, che afferma che “la presenza di acrilammide negli alimenti è motivo di preoccupazione per la salute pubblica”.

Per l’importanza dell’argomento, l’opinione è stata inserita da EFSA in una consultazione pubblica in rete con termine al 15 settembre: Enti scientifici, ricercatori, Agenzie, operatori sanitari ed anche operatori dell'industria possono inviare i propri commenti in merito”, ha esordito il Dottor Mantovani. “Sull’uomo ci sono studi molto limitati, che non portano a conclusioni su un eventuale aumento del rischio di tumori. EFSA ha preso in considerazione i risultati di studi sugli animali: i dati sul meccanismo d’azione dell’acrilammide complessivamente mostrano la presenza di un effetto mutageno, con alterazioni sul DNA dovute soprattutto ai metaboliti che si formano nell'organismo in seguito all'ingestione della sostanza”.

A tal proposito, l’Ente europeo ha aperto una consultazione, pubblica e online: scienziati e altre parti interessate possono partecipare inviando commenti fino al 15 settembre prossimo 2014. Invece, la scadenza per l’adozione finale del parere rispetto a questa tematica è a giugno 2015.

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