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Tumori. L’importanza della prevenzione fin da giovani

Aprile è un mese importante per la prevenzione al femminile: il 22 aprile si è celebrata la giornata nazionale della salute della donna, istituita nel giorno di nascita del Premio Nobel Rita Levi Montalcini. 

Il tema di quest’anno, “garantire equità e appropriatezze delle cure”, è stato al centro dell’annuale convegno tenutosi il 14 aprile da Erone onlus presso la prestigiosa cornice del Pontificio Collegio Gallio di Como e organizzato, con il titolo provocatorio: “oncologia e territorio, il genere non fa la differenza” . 

Un’occasione per conoscere la sanità e le innovazioni in campo oncologico del nostro territorio, ma la vera novità dell’evento, è stata l’esposizione delle opere realizzate su questo argomento, dai ragazzi dell'Istituto ISIS Setificio "Paolo Carcano" di Como. Abbiamo riunito gli alunni delle seconde, terze e quinte classi che hanno partecipato a un progetto di alternanza lavoro; un ciclo di incontri puntando provocatoriamente sul tema del genere, per una malattia che colpisce ugualmente uomini e donne, ma che si esprime in maniera diversa. Gli studenti con sculture e manufatti dovevano rappresentare la loro idea di salute in campo oncologico declinata secondo il tema del genere e al termine della serata sono stati premiati, dall’assessore regionale all'Università, Ricerca, Innovazione: Alessandro Fermi, i migliori elaborati.

Avendo lavorato per oltre 10 anni presso l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano ho imparato che l’attenzione al genere dovrebbe essere una scelta strategica di politica sanitaria per tutte quelle malattie come i tumori, che presentano importanti differenze tra i due sessi non solo nell’incidenza, ma anche nella sintomatologia, nella prognosi e nella risposta ai trattamenti. Si stima che, nel 2020, fossero circa 3,6 milioni i cittadini italiani con una diagnosi di tumore: il 6% della popolazione; un aumento del 36% rispetto alle stime prodotte nel 2010.

Le donne con pregressa diagnosi di tumore erano quasi 2 milioni mentre gli uomini 1,7 milioni. Anche se il tempo intercorso dalla diagnosi per definire la guarigione varia da tumore a tumore e tra uomini e donne, si stima che il 52% delle donne cui è stato diagnosticato un tumore possano considerarsi guarite o destinate a guarire. Tra gli uomini però la percentuale è più bassa (39%) a causa della maggior frequenza di tumori a prognosi più severa. Corretti stili di vita e diagnosi precoce restano i primi strumenti per combattere questa malattia.

Un messaggio che dovrebbe partire soprattutto dagli educatori perché, la prevenzione è realmente efficace a patto che venga messa in atto quando si è ancora giovani.

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